La frana di san Giovanni tra la stazione di Preglia e Varzo
Il 12 novembre del 1951 alle ore 16:35 dopo un prolungato periodo di piogge in Ossola, una frana preceduta da un forte boato interrompeva la linea del Sempione in località san Giovanni tra le stazioni di Preglia e Varzo, causando la morte del casellante ferroviario Simone Ferraris e i figli Palmira e Sebastiano e di un pastore intento nel recuperare un gregge, miracolosamente un altro pastore riuscì a salvarsi.
Frazione Burra - Si nota la linea ferroviaria e il casello |
L’enorme
frana di circa tre milioni
di metri cubi si separò in
due fronti, una
ripiegando verso
una valletta si
fermò
vicino alla ferrovia
l'altra investi
il casello
ferroviario e
la frazione Burra
distruggendo case e baite disabitate.
La
frana causò l’interruzione di 429
metri di linea ferroviaria, interrompendo la
circolazione tra l’Italia
e Svizzera, si mobilitarono immediatamente i soccorsi, tecnici
ferroviari, la nota impresa
Poscio mise a disposizione i suoi operai, anche le società
elettriche dell’epoca si
misero a disposizione delle autorità, così riportano le cronache
dell’epoca.
I
danni ipotizzati furono
valutati tra i duecento e trecento milioni di lire, ma
come è indicato dopo la cifra indicata è parecchio inferiore alla
spesa totale a conclusione dei lavori.
Gli
articoli di quel periodo
riportano le molte
iniziative di solidarietà, la
raccolta fondi e
l’interessamento della
classe politica locale e nazionale sia
per le vittime
e per la ricostruzione e il
ripristino della
circolazione ferroviaria
della linea internazionale
del Sempione.
Il
traffico passeggeri riprese
collegando con i
pullman
la
stazione
di Domodossola e
Varzo, mentre il servizio
merci dopo un breve periodo di interruzione
iniziale come riportano gli articoli, riprese
sempre tra le due stazioni
trasbordando
le merci sui
camion.
Per il ripristino ferroviario
si costituì
una commissione di tecnici italiani e svizzeri venne
deciso per
una deviazione della linea e
la costruzione di una galleria.
Il
Ministero dei Trasporti e il
Servizio lavori de
costruzioni delle Ferrovie
dello Stato pubblicarono un album di quaranta pagine con
la spiegazione degli interventi,
disegni e fotografie.
La
spesa complessiva fu di un
miliardo duecentosettantotto milioni di lire.
Frontespizio della pubblicazione delle Ferrovie dello Stato |
I lavori vennero affidati all’impresa Ghella & Figli di Roma ed iniziarono il 20 marzo 1952, la pubblicazione del servizio lavori spiega molto dettagliatamente i lavori, gli scavi per la galleria oltre ai due imbocchi si decise per un attacco centrale, i lavori interessarono anche le tratte scoperte di approccio alla galleria, qui furono necessari dei grandi muri di sostegno alti fino a 18 metri misurando dal piano del ferro.
Foto del ripristino della linea prima della galleria |
Il
1951 fu un anno luttuoso a causa delle piogge, l’emergenza si
estese a molte regioni del
nord e
del
sud Italia, furono
interessate
altre località della
val d’Ossola.
E’
importante ricordare l’importanza
strategica
della
linea del Sempione, ieri
come oggi, inaugurata nel 1906, la
sua posizione centrale e
il percorso dritto fan si che il Sempione sia parte del
corridoio ferroviario Reno-
Alpi
permettendo
il transito di treni merci e passeggeri dal
il
porto di Genova ai
paesi dell’Europa centrale, Svizzera, Germania, ecc., e anche uno
dei collegamenti
più brevi tra
Milano e
Parigi.
Già
nell’ottocento fu subito
considerato
da politici, tecnici e commercianti, sono molti gli studi e le
pubblicazioni riferite
al Sempione ferroviario,
dopo la costruzione della
prima canna nel 1906 e della seconda nel 1921
la Valigia delle Indie transiterà
nel tunnel del Sempione per raggiungere Brindisi, idem l’Oriente
express. Sul
web si trovano molte proposte di potenziamento del
tunnel,
la politica europea, gli interessi della Svizzera per
un trasporto sostenibile propendono ad un futuro
progetto,
probabilmente
un
tunnel di base come è
stato per
il san Gottardo, chissà!
La
costruzione
della linea
del Sempione fu un lavoro colossale, ricordiamo
che per 75 anni il Sempione è stato
il tunnel
più
lungo del mondo; la tratta Domodossola- Briga
venne
elettrificata già
dal
1906
con
il sistema a
corrente trifase, così
da
evitare l’accumulo di fumo in
galleria di
una trazione a vapore, mentre
la linea Milano-
Domodossola venne
elettrificata il 4 maggio 1947 ma
corrente continua 3000 volt.
Negli
anni ‘80 fu costruito Domo II, spostando lo smistamento merci
dalla stazione internazionale di
Domodossola al
nuovo scalo. Oggi
la Novara- Domodossola del 1888 e la linea da Arona, Milano e Genova
del 1905 sono le due linee percorse
dai
treni merci verso il Sempione.
Foto imbocco della galleria lato Svizzera |
Riferimenti bibliografici, giornali e sitografia:
- Ministero dei Trasporti – FF.SS Interruzione della linea Domodossola- Iselle a seguito della frana del 12/11/1951, fra le stazioni di Preglia e Varzo
- Ministero deitrasporti Elettrificazione della linea Milano- Domodossola 4 Maggio 1947
- Popolo dell’Ossola 16/11/1951 anno XLI n°45
- Popolo dell’Ossola 23/11/1951 anno XLI n°46
- Popolo dell’Ossola 30/11/1951 anno XLI n°47
- www.giornalidelpiemonte.it
- www.trenidicarta.it
Foto scansionate dalle pubblicazioni indicate.
Stefano Giovannone
Museo ferroviario di Suno