06 dicembre 2023

La frana di san Giovanni tra la stazione di Preglia e Varzo

La frana di san Giovanni tra la stazione di Preglia e Varzo

Il 12 novembre del 1951 alle ore 16:35 dopo un prolungato periodo di piogge in Ossola, una frana preceduta da un forte boato interrompeva la linea del Sempione in località san Giovanni tra le stazioni di Preglia e Varzo, causando la morte del casellante ferroviario Simone Ferraris e i figli Palmira e Sebastiano e di un pastore intento nel recuperare un gregge, miracolosamente un altro pastore riuscì a salvarsi.


Frazione Burra - Si nota la linea ferroviaria e il casello

L’enorme frana di circa tre milioni di metri cubi si separò in due fronti, una ripiegando verso una valletta si fermò vicino alla ferrovia l'altra investi il casello ferroviario e la frazione Burra distruggendo case e baite disabitate.
La frana causò l’interruzione di 429 metri di linea ferroviaria, interrompendo la circolazione tra l’Italia e Svizzera, si mobilitarono immediatamente i soccorsi, tecnici ferroviari, la nota impresa Poscio mise a disposizione i suoi operai, anche le società elettriche dell’epoca si misero a disposizione delle autorità, così riportano le cronache dell’epoca.
I danni ipotizzati furono valutati tra i duecento e trecento milioni di lire, ma come è indicato dopo la cifra indicata è parecchio inferiore alla spesa totale a conclusione dei lavori.
Gli articoli di quel periodo riportano le molte iniziative di solidarietà, la raccolta fondi e l’interessamento della classe politica locale e nazionale sia per le vittime e per la ricostruzione e il ripristino della circolazione ferroviaria della linea internazionale del Sempione.
Il traffico passeggeri riprese collegando con i pullman la stazione di Domodossola e Varzo, mentre il servizio merci dopo un breve periodo di interruzione iniziale come riportano gli articoli, riprese sempre tra le due stazioni trasbordando le merci sui camion.



Foto della frana


Per il ripristino ferroviario si costituì una commissione di tecnici italiani e svizzeri venne deciso per una deviazione della linea e la costruzione di una galleria.
Il Ministero dei Trasporti e il Servizio lavori de costruzioni delle Ferrovie dello Stato pubblicarono un album di quaranta pagine con la spiegazione degli interventi, disegni e fotografie. La spesa complessiva fu di un miliardo duecentosettantotto milioni di lire.


Frontespizio della pubblicazione delle Ferrovie dello Stato


I lavori vennero affidati all’impresa Ghella & Figli di Roma ed iniziarono il 20 marzo 1952, la pubblicazione del servizio lavori spiega molto dettagliatamente i lavori, gli scavi per la galleria oltre ai due imbocchi si decise per un attacco centrale, i lavori interessarono anche le tratte scoperte di approccio alla galleria, qui furono necessari dei grandi muri di sostegno alti fino a 18 metri misurando dal piano del ferro.


Foto del ripristino della linea prima della galleria


Il 1951 fu un anno luttuoso a causa delle piogge, l’emergenza si estese a molte regioni del nord e del sud Italia, furono interessate altre località della val d’Ossola.
E’ importante ricordare l’importanza strategica della linea del Sempione, ieri come oggi, inaugurata nel 1906, la sua posizione centrale e il percorso dritto fan si che il Sempione sia parte del corridoio ferroviario Reno- Alpi permettendo il transito di treni merci e passeggeri dal il porto di Genova ai paesi dell’Europa centrale, Svizzera, Germania, ecc., e anche uno dei collegamenti più brevi tra Milano e Parigi.
Già nell’ottocento fu subito considerato da politici, tecnici e commercianti, sono molti gli studi e le pubblicazioni riferite al Sempione ferroviario, dopo la costruzione della prima canna nel 1906 e della seconda nel 1921 la Valigia delle Indie transiterà nel tunnel del Sempione per raggiungere Brindisi, idem l’Oriente express. Sul web si trovano molte proposte di potenziamento del tunnel, la politica europea, gli interessi della Svizzera per un trasporto sostenibile propendono ad un futuro progetto, probabilmente un tunnel di base come è stato per il san Gottardo, chissà!
La costruzione della linea del Sempione fu un lavoro colossale, ricordiamo che per 75 anni il Sempione è stato il tunnel più lungo del mondo; la tratta Domodossola- Briga venne elettrificata già dal 1906 con il sistema a corrente trifase, così da evitare l’accumulo di fumo in galleria di una trazione a vapore, mentre la linea Milano- Domodossola venne elettrificata il 4 maggio 1947 ma corrente continua 3000 volt.
Negli anni ‘80 fu costruito Domo II, spostando lo smistamento merci dalla stazione internazionale di Domodossola al nuovo scalo. Oggi la Novara- Domodossola del 1888 e la linea da Arona, Milano e Genova del 1905 sono le due linee percorse dai treni merci verso il Sempione.


Foto imbocco della galleria lato Svizzera


Riferimenti bibliografici, giornali e sitografia:

  • Ministero dei Trasporti – FF.SS Interruzione della linea Domodossola- Iselle a seguito della frana del 12/11/1951, fra le stazioni di Preglia e Varzo
  • Ministero deitrasporti Elettrificazione della linea Milano- Domodossola 4 Maggio 1947
  • Popolo dell’Ossola 16/11/1951 anno XLI n°45
  • Popolo dell’Ossola 23/11/1951 anno XLI n°46
  • Popolo dell’Ossola 30/11/1951 anno XLI n°47
  • www.giornalidelpiemonte.it
  • www.trenidicarta.it

Foto scansionate dalle pubblicazioni indicate.


Stefano Giovannone
Museo ferroviario di Suno

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